Piazza San Marco



Piazza San Marco
Foto Joel Sowers - Alcuni diritti riservati

Cuore della città lagunare e luogo simbolo dello Stato veneziano, Piazza San Marco è considerata da molti la più bella al mondo. Pochi luoghi si possono comparare in quanto a fascino o all'enorme ricchezza di capolavori artistici.

Nella piazza, infatti, confluiscono la Basilica di San Marco, con le sue cinque enormi cupole e la facciata impreziosita di mosaici e fioriture, quel capolavoro del gotico veneziano che é il Palazzo Ducale, il Campanile di San Marco, la cinquecentesca Libreria Sansoviniana, il Traforo e la elegante Torre dell'Orologio, ove spicca il celebre orologio astronomico.

L'unica piazza di Venezia, in quanto tutti gli altri spazi urbani a forma di piazza sono definiti campi, Piazza San Marco si compone di tre settori: La Piazza propriamente detta, cioè la zona racchiusa fra le Procuratie Vecchie e Nuove e quelle Nuovissime. Di un'eccezionale decoro rinascimentale e uno sviluppo architettonico di rara suggestione, comprende la basilica e l'appena prospiciente, svettante, campanile di San Marco. La Piazzetta, propagine meridionale antistante il Palazzo Ducale e la Libreria, accesso monumentale per chi proviene dal mare attraverso le due famose colonne fronteggianti il Bacino San Marco, sul quale si affaccia l'unica riva di Venezia che porti il nome di Molo. La Piazzetta dei Leoncini, propagine occidentale a lato della basilica e prospiciente il Palazzo Patriarcale, così chiamata per le due statue di leoni accovacciati delimitanti l'area centrale sopraelevata.

Definita da Napoleone come il più elegante salotto di Europa, Piazza San Marco ha sempre seguito la vita e i costumi della città. Il Palazzo Ducale era sede del governo e delle supreme magistrature della Repubblica, nonché prigione. Tra le due colonne di Marco e Todaro avvenivano invece le esecuzioni capitali, mentre dalla Pietra del Bando erano annunciate le leggi e i decreti, poi affissi sulla Porta della Carta. L'ampia piazza era sede di processioni e tornei, di fiere e mercati, nel cortile del palazzo si tenevano cacce ai tori. Nel settecento comparvero il carnevale e i caffè, poi dopo la caduta della Repubblica giunsero la sede patriarcale e il Palazzo Reale, prima di Napoleone, poi degli Asburgo e infine dei Re d'Italia.

La forma attuale della piazza è esito di successive modifiche ed espansioni che hanno interessato l'area. In origine la zona era destinata ad orto ed attraversata dal rio Batario, congiungente gli attuali rii della Zecca e del Cavalletto. Il palazzo ducale, vero castello munito di torri e difese era completamente cinto da un canale e fronteggiato nella zona dell'attuale piazzetta da un bacino per il carico e scarico delle merci.

Con l'arrivo nell'828 a Venezia del corpo di San Marco e l'edificazione della prima Basilica di San Marco, l'area iniziò ad assumere la sua caratteristica di cuore monumentale della città. Nel 976 l'intera zona, con la basilica e il palazzo, fu distrutta da un furioso incendio, ma già nel 978 una seconda basilica era stata edificata e il palazzo ricostruito. L'attuale basilica risale agli anni 1050-1094, con la terza fondazione dell'edificio. In tale epoca la piazza risultava ancora limitata dal bacino di Palazzo e dal rio Batario (che venne interrato nel 1156).



Piazza San Marco di sera
Foto:Joel Sowers-Alcuni diritti riservati

Nel 1204 la conquista di Costantinopoli con la Quarta Crociata fornì apre per i veneziani un fiume di marmi ed opere d'arte con cui decorare la basilica e la piazza: in questa occasione giunsero i Cavalli di San Marco, posti a coronamento della basilica. Nel 1264 la piazza venne pavimentata con mattoni disposti a spina di pesce. Tra il 1495 e il 1517 furono invece erette le Procuratie Vecchie e la Torre dell'Orologio, mentre si procedette allo sgombero di tutti gli orti e i magazzini ancora presenti nell'area. Nel 1722 vennero sistemate le due statue della Piazzetta dei Leoncini. Nel 1807, infine, fu demolita la chiesa di San Geminiano ed edificata l' Ala Napoleonica (detta anche Palazzo Reale o Procuratie Nuovissime), dando al complesso dell'area marciana l'aspetto definitivo.