Musica Tradizionale in Trentino-Alto Adige

La musica tradizionale tipica del Trentino, come del resto di altre regioni dell'arco alpino è il canto di montagna; si tratta di un modo di cantare e interpretare gli eventi della vita che è sempre esistito; i canti nascevano nei "filò" serali, quando, in mancanza di televisione, ci si trovava alla sera per chiacchierare e passare il tempo in amicizia, e venivano tramandati da padre in figlio attraverso le generazioni. La nascita ufficiale del canto di montagna possiamo fissarla nell'anno 1926, quando un gruppo di amici appassionati diede vita al Coro della SOSAT, nome successivamente modificato in Coro della SAT; i brani, fino ad allora ad una sola voce, vennero così riadattati e "armonizzati" nella struttura classica a 4 voci maschili: alla melodia principale, eseguita generalmente dai tenori primi, vennero così aggiunte le altre tre voci "di contorno": tenori secondi, baritoni e bassi. Dal lontano 1926 molti cori hanno seguito l'iniziale esempio del Coro della SAT, al punto che ai giorni nostri quasi ogni comunità trentina ha un proprio coro, ciascuno con le proprie caratteristiche e peculiarità.

Che il Trentino sia terra dove la coralità ha una grande tradizione, è noto a molti: il numero dei cori ed il successo nazionale ed internazionale di alcuni di essi ne sono la più chiara testimonianza. Ma il Trentino, e questo forse è meno noto, è stato anche terra di musica e musicisti popolari: ed anche di questo aspetto non mancano le conferme. A cominciare dalle raffigurazioni di strumenti popolari, come la piva, la ghironda, il violino, che compaiono in pitture ed affreschi nel Duomo, al Castello del Buonconsiglio, sulle facciate delle Case Rella. Testimonianze di musica tradizionale influenzata da quella "colta" si trovano nella "Raccolta Sonnleithner", custodita a Vienna dalla Società degli Amici della Musica e relativa al censimento delle tradizioni musicali nelle regioni dell'Impero austroungarico, iniziativa che ha consentito la raccolta e conservazione di una serie di musiche da ballo in voga all'inizio del secolo scorso, prevalentemente negli ambienti urbani. Fino a qualche decennio fa, erano più d'una, in Trentino, le fabbriche di strumenti musicali. Ancora negli anni a cavallo fra le due guerre mondiali, inoltre, era possibile imbattersi nelle orchestrine che, soprattutto nelle valli, con violino, chitarra, bassetto, mandola e mandolino, assicuravano la colonna sonora ai momenti di aggregazione sociale come le feste dei coscritti, i matrimoni, il carnevale, il "trato marzo" o le feste dell'uva. Ma il fare musica, in Trentino, non era solo necessariamente legato alle feste popolari: in analogia con quanto avveniva (e tuttora avviene) nel vicino Tirolo austriaco, infatti, la musica nasceva e veniva suonata anche all'interno del nucleo familiare. E nella musica popolare trentina si possono ritrovare le influenze della musica tradizionale della Val Caffaro (in Lombardia, appena oltre il confine sud occidentale del Trentino), della Tanzmusik tirolese e delle melodie popolari dell'area veneta. È proprio con l'intento di indagare e riscoprire questo interessante patrimonio della cultura tradizionale trentina che gli Abies Alba hanno iniziato da alcuni anni un lavoro di ricerca e rielaborazione delle musiche popolari trentine, che completano e caratterizzano il loro repertorio, costituito da musiche tradizionali provenienti da altre regioni, italiane e non, dell'arco alpino.

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