Nuova Compagnia di Canto Popolare

La Nuova Compagnia di Canto Popolare, nata con l'intento culturale della ricerca (sia "sul campo" che sui documenti) e diffusione della tradizione popolare campana, unendo musica e gesto, ha storia ultratrentennale.

Gli inizi del gruppo vanno ricercati a Napoli nel 1967 in un'idea di Eugenio Bennato e Giovanni Mauriello cui, dopo poco, si uniscono altri: Lucia Bruno, Carlo D'Angiò, Mario Malavenda, Claudio Mendella.

Gli anni settanta rappresentano il periodo d'oro della NCCP, sia per la produzione discografica sia per il grande successo ottenuto ai concerti e nel teatro. Ricordiamo le partecipazioni a "La Cantata dei Pastori" allestita da Roberto De Simone nel 1974, "Masaniello" di Elvio Porta nel 1975 (vedi 'O cunto 'e Masaniello) e "La Gatta Cenerentola" di Roberto De Simone, rappresentata per la prima volta nel 1976 a Spoleto.
Seguono numerosi concerti all'estero (Europa, Stati Uniti, Sudamerica): vuole esserne testimone in qualche modo "Aggio girato lo munno" del 1978.

Gli anni ottanta vedono l'incisione di un solo disco "Storie di Fantanasia" (1981). Questo è il periodo di minor "presenza" del gruppo. Tuttavia l'eco delle meraviglie musicali offerte nel recente passato non si spegne: nel 1983 esce la compilazione "Villanelle"; è possibile ancora ascoltare concerti.

Negli anni novanta riemerge con forza e in modo nuovo la NCCP. L'attuale organico (ultimo album) è dunque il seguente: Fausta Vetere, Corrado Sfogli, Carlo Faiello, Franco Faraldo, Gianni Lamagna, Michele Signore, Carmine Bruno.